giovedì 19 agosto 2010

Tra cura e libertà - Centro Faunistico Parco dell'Adamello, Paspardo (Bs)


Ancora una volta la Val Camonica ci ha saputo stupire con le sue risorse poco conosciute: alle pendici di quelle montagne che gli antichi camuni consideravano sacre, l'incontro con un animale può essere basato sulla reciprocità. Il Centro Faunistico del Parco dell'Adamello opera come centro di recupero di animali selvatici in difficoltà, che vengono curati e rimessi in libertà, anche se non sempre questo è possibile: è struggente vedere un povero e minuscolo riccio non vedente, ma è emozionante vedere questi ragazzi che si prendono cura di lui con tanto affetto. Ci è capitato inoltre di vedere due bellissime (e affamatissime) cerve, una poiana e un tenerissimo capriolo femmina che sembrava giocare a "prendersi" con la nostra bambina. Rispetto alla classica gita allo zoo ci è sembrata un'esperienza più completa e meno fine a stessa e, anche se la quantità di animali avvistati è notevolmente minore, consente di perdersi in quei piccoli preziosi particolari (funghi, larve di salamandre, farfalle variopinte) che solo i nostri bei boschi alpini possono regalarci.

E' una gita adatta anche ai bambini più piccoli. La nostra bimba di tre anni ha camminato parecchio, ovviamente con il procedere tipico dei bambini della sua età attirati da bastoncini, sassi, cortecce... Vi consigliamo un piccolo cestino (adatto alle loro manine) se non volete trovarvi le tasche "piene di tesori del bosco".

Per chi vuole muoversi col passeggino vi è un breve tratto di sentiero totalmente accessibile e terminante in una terrazza lignea panoramica sulla valle.

sabato 3 aprile 2010

Calpestando terra bagnata - Visita al Parco del Barberino

Finalmente una giornata di sole per tornare a calpestare terra...
Variegati paesaggi di collina e quella sensazione di arricchimento che solo un anello ti può offrire.
In un intreccio tra cicli naturali e climatici e tra questi e le attività dell'uomo...
                                                                
                                                                         Dentro a oggi 

                                                                        i ricordi dell'estate

                                                                       i segni dell'autunno
                                                                l'inverno agli sgoccioli

                                                             le promesse della primavera


E la mano dell'uomo che conosce la terra la ama e la lavora, che a volte sa esserne amico, che da essa sa trarre e dare fiducia.

                     L'uomo che appena può corre al suo orto, a quel piccolo pezzo di terreno che non molla.